Enrico Pieranunzi Live At The Village Vanguard
ENRICO PIERANUNZI WITH MARC JOHNSON PAUL MOTIAN
Featured Artists
Enrico Pieranunzi piano
Marc Johnson bass
Paul Motian drums
Recorded
July 7, 2010
Release date
Mar 12, 2013
Duration
0:57:50
Record Label
Cam Jazz
Album Tracks
1 - I Mean You - T.Monk - 6:41
2 - Tales FromThe unexpected - E.P. - 5:22
3 - Pensive Fragments - E.P. - 7:12
4 - My Funny Valentine - R.Rodgers - 8:25
5 - Fellini's Waltz - E.P. - 5:56
6 - Subconscious Lee - L.Konitz - 7:12
7 - Unless They Love You - E.P. - 5:53
8 - La Dolce Vita - N.Rota - 11:03
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About Live At The Village Vanguard
CAM Jazz presents the live recording of a recent concert in New York’s Village Vanguard by one of its major artists, Enrico Pieranunzi. With him on stage in the historic club are two friends from previous adventures: Marc Johnson on bass and the late Paul Motian on drums. Hence the great empathy that is felt immediately among the musicians, an extraordinary understanding that goes far beyond the mere fact of music.
In short, a CD of great depth, which will surely grab your attention from the first to the last note.
Recorded live on 7, 8 July 2010 at The Village Vanguard, NYC Recording engineer James Farber
ECHO Jazz 2014 - Instrumentalist of the Year Piano/Keyboards for the album LIVE AT THE VILLAGE VANGUARD
Fellini's Waltz - E.P.
Enrico Pieranunzi Live At The Village Vanguard
Enrico Pieranunzi relies on his trio in a different way, and if Paul Motian was your drummer, you would, too. As Motian charges and bassist Marc Johnson complies on this 2010 recording, Pieranunzi rides the prevailing winds like a wizened sea captain.
3/7/2013 Downbeat - Ken Micallef
Enrico Pieranunzi with Marc Johnson & Paul Motian Live At The Village Vanguard
Evento memorabile per il jazz italiano, con il primo album pubblicato da un nostro musicista registrato al mitico Village Vanguard newyorkese, proprio lì dove molte altre leggende di ogni tempo hanno vissuto alcune delle loro serate migliori. Un trio di grande magistero in ogni dettaglio, una perfezione eccellente per quanto rimpianta, vista la recente scomparsa di Motian.
15/5/2013 Suono - Vittorio Pio
Enrico Pieranunzi Live At The Village Vanguard
Se parliamo di jazz e soprattutto di musica live ci vengono in mente alcuni luoghi che per gli appassionati e soprattutto per i musicisti rappresentano una leggenda. Fra questi c’è sicuramente il The Village Vanguard, storico jazz club newyorkese situato presso la 178 Seventh Avenue South, nel quartiere del Greenwich Village. Un vero e proprio tempio dove soltanto i più grandi musicisti sono riusciti a trovare un posto sul palcoscenico; proprio come Enrico Pieranunzi che nel 2010 è stato protagonista della scena suonando insieme al contrabbassista Marc Johnson e al batterista Paul Motian. Tre musicisti che ormai rappresentano uno spaccato della storia del jazz.
15/5/2013 Suono - Carlo Cammarella
Il sogno newyorkese
Un disco così è il sogno di qualsiasi jazzman: suonare nel più celebre dei club newyorkesi. Pezzi carichi di memoria e una ritmica impareggiabile con Marc Johnson e Paul Motian.
12/5/2013 Il Messaggero - Marco Molendini
Enrico Pieranunzi, Live At The Village Vanguard
Pianist Enrico Pieranunzi created a formidable challenge for himself when he recorded these sets at New York’s Village Vanguard over two nights in July 2010. He enlisted bassist Marc Johnson and drummer Paul Motian, both veterans of Bill Evans’ trios (the venue itself was the home of the piano legend’s heralded live albums). But Pieranunzi sidesteps any easy comparisons to Evans and carves out his own musical identity throughout the disc. Out of the eight tracks, half are his own compositions and they’re all compelling.
8/5/2013 downbeat.com - Aaron Cohen
Enrico Pieranunzi Live At The Village Vanguard
“Quando da ragazzo avevo tra le mani gli LP “Live At The Village Vanguard” di Sonny Rollins, John Coltrane o Bill Evans rimanevo incantato a guardare quella scritta e durante l’ascolto la mia fantasia correva, correva…”. Pieranunzi ha suonato nel leggendario club del Greewich Village, conquistando recensioni preziose e registrazioni ancor più preziose che oggi sono diventate un eccellente album.
8/5/2013 Audiorewiew - Duccio Pasqua
Enrico Pieranunzi Live At The Village Vanguard
Non da oggi musicista di caratura internazionale, Enrico Pieranunzi ha coronato nel 2010 uno dei suoi sogni: suonare in uno dei massimi templi del jazz, il newyorkese Village Vanguard, sul cui palcoscenico si sono esibiti tutti i grandi della musica afro-americana, da Rollins a Coltrane, da Bill Evans a Jarrett e Mehldau.
L’interplay con i due partner è poi palpabile dall’inizio alla fine di Live At The Village Vanguard (CAM Jazz): il drumming di Motian è, come sempre, probante attestato di genialità e innato spirito di avventura.
I gioielli del CD? Sicuramente le due ballad “Pensive Fragmets” e “Unless They Love You”, autentici manifesti di sensibilità musicale e poetica.
7/5/2013 suoniestrumenti.it - Roberto Valentino
Live At The Village Vanguard Enrico Pieranunzi
Après deux CD enregistrés au légendaire Birdland, c’est dans un autre club mythique de New York, le Village Vanguard qu’il grave ce CD en juillet 2010 avec Marc Johnson (cb) et le batteur Paul Motian décédé depuis. Deux partenaires de “rêve” comme l’écrit Pieranunzi. Cinquante-huit minutes de pur bonheur.
30/4/2013 Lion’s Club Magazine - editorial
Live At The Village Vanguard Enrico Pieranunzi
Nella sterminata discografia di Enrico Pieranunzi, Live At The Village Vanguard, registrato il 7 e 8 luglio 2010 durante un ingaggio nel famoso club newyorchese, rappresenta bene gli approdi recenti del trio del pianista.
Come già in The Chant of Time del 1997, gli sono a fianco Marc Johnson e Paul Motian.
Anche queste reinterpretazioni risultano una conferma da un lato di un rinnovamento nell'approccio pianistico di Pieranunzi, dall'altro dello stato di grazia di quel trio irripetibile in quelle serate al Village Vanguard.
11/04/2013 italia.allaboutjazz.com - Libero Farnè
Live At The Village Vanguard - “choc de mois” Avril 2013
De ce concert de l’été 2010, cette restitution est colorée d’une émotion toute particulière par la mort de Paul Motian, survenue entretemps. Les trois musiciens se connaissaient bien pour s’être fréquentés en duo comme en trio depuis au moins 1993. L’empathie entre le pianiste et Marc Johnson fonctionne, sans surprise, sur le mode de l’accompagnement mutuel comme sur celui du partage des énoncés mélodiques (Fellini’s Waltz). Enfin, une variation sur le thème de La Dolce Vita de Nino Rota offre au programme une longue et brillante conclusion. Le pianiste y prend d’incroyables risques, notamment dans une partie centrale ébouriffante dont les ruptures de style font resurgir nombre de citations de l’œuvre de Scarlatti, dont on connaît l’importance chez Pieranunzi. Ce final, et la présence de Paul Motian dans l’une de ses ultimes apparitions, font de ce disque un jalon indispensable dans l’œuvre pourtant abondante du pianiste.
2/4/2013 Jazzmagazine/Jazzman - Vincent Cotro
La fortuna degli italiani
E’ la prima volta che un musicista italiano registra nel mitico locale jazzy di New York. Con Pieranunzi suonano Marc Johnson, contrabbassista di mirabile vigore propulsivo, incantevole per la bellezza del suono, e Paul Motian che purtroppo oggi non è più tra noi con la sua batteria varia, fantasiosa e quasi melodica. I magnifici tre si conoscevano da tempo a causa di altre imprese realizzate insieme, per cui le interpretazioni creative degli otto temi prescelti (di Monk, Konitz, Rota, Pieranunzi) sfiorano sempre la perfezione. Enrico, in una nota scritta sul disco in quarta di copertina, non nasconde l’emozione provata per l’evento, il classico sogno sognato che si avvera. A me è tornato in mente un maestro americano del jazz (non posso dirne il nome) che nel 2006 mi disse “beati voi italiani che avete Pieranunzi, il migliore pianista jazz del mondo”. Risposi: “Sono d’accordo, è il mio pianista preferito”.
2/4/2013 Amadeus - Franco Fayenz
Da Monk a Nino Rota con il piano di Pieranunzi
“Live At The Village Vanguard” è un titolo comune a diversi storici dischi di jazz; nel leggendario club di Manhattan è passata la crème di questa musica e tutti i fan conoscono le incisioni effettuate laggiù da Rollins, Coltrane, Bill Evans.
Proprio a quest’ultimo, inevitabilmente, si riallaccia il nostro inestimabile pianista Enrico Pieranunzi, che nel luglio 2010 si è esibito nel club assieme a due partner di Evans, Marc Johnson (contrabbasso) e Paul Motian (batteria). Pubblicato dalla Cam, il disco che ne è nato propone però subito una grande autonomia esecutiva; il jazzista romano sa come dar voce ai “classici” (da Monk a Nino Rota), inserendoli nel proprio vibrante universo espressivo, e i due americani lo assecondano con grande intensità: si ascolti “My Funny Valentine”, davvero memorabile. Eccellente anche la qualità dell’incisione.
28/3/2013 Corriere della Sera - Claudio Sessa
Un pianista romano nel tempio del jazz
Ha ragione Enrico Pieranunzi quando, nelle note di copertina del nuovo disco, racconta le emozioni provate da ragazzo trovandosi in mano i live al Village Vanguard di giganti come Rollins, Coltrane, Evans; quando confessa le galoppate della fantasia davanti alle foto del canopy, la famosa tettoia esterna dello storico locale newyorkese. Perché quei palpiti li ha provati anche chi non è jazzista, ma un semplice appassionato, e oggi rivive le stesse emozioni rigirandosi tra le mani e ascoltando il Live At The Village Vanguard dello stesso Pieranunzi, primo italiano a ottenere il prestigioso riconoscimento. Affiancato da Marc Johnson al contrabbasso e dallo scomparso Paul Motian alla batteria, gli otto brani proposti riescono, in poco meno di un’ora, a mettere a fuoco lo stile pianistico di Pieranunzi, le sfumature delle sue improvvisazioni, il modo di rileggere gli standard. Quattro pezzi originali (tutti firmati da lui) e quattro cover, di Thelonious Monk (I mean you), di Rodgers e Hart (My funny Valentine), di Lee Konitz (Subconscious Lee) e di Nino Rota (La dolce vita) che suonano come capitoli di un racconto, come pennellate di un quadro che appare completo soltanto sfumata l’ultima nota dell’ultimo pezzo.
8/3/2013 Corriere della Sera-Sette - Lorenzo Viganò
Il jazz italiano è di casa nel tempio dei giganti
“Suonare al Village Vanguard di New York è come giocare la finale dei mondiali di calcio al Maracana di Rio De Janeiro indossando la maglia del Brasile”.
Il concerto diventato ora un disco si tenne nell’estate del 2010: in trio, con Pieranunzi al pianoforte, c’erano il batterista Paul Motian (poi scomparso nel novembre del 2011) e il contrabbassista Marc Johnson. Un sogno, quello di suonare al Vanguard circondato dalle foto dei suoi miti musicali, che Pieranunzi è riuscito a realizzare grazie all’invito di Lorraine Gordon, vedova di quel Max Gordon che nel 1935 fondò il Village Vanguard, aprendolo prima ai poeti della beat generation e poi al meglio della scena jazzistica newyorkese.
8/3/2013 Il Venerdì di Repubblica - e.co